“Un’altra cena… per l’orto sociale”

Più di 100 persone a tavola, da sfondo una villa del ‘700

Più di 100 persone a tavola, da sfondo una villa del ‘700, nei piatti le pietanze preparate con i profumi e i sapori dell’orto, in sala e in cucina ragazzi con disabilità soprattutto mentali che si sono incontrati per la prima volta e che in poche ore sono riusciti a costruire un legame straordinario. Era partita come una cena solidale e si è trasformata in un gemellaggio che ha gettato le basi di una collaborazione duratura la serata che ieri ha visto in trasferta a Sulmona i ragazzi della Locanda del Terzo Settore “Centimetro Zero” di Spinetoli, un’eccellenza italiana tra le Locande sociali.
Cena 1
“Il progetto ‘Un’altra cena… per l’orto sociale’, a Villa Elena è partito da Slow Food Abruzzo – racconta Emidio Mandozzi (cooperativa sociale Ucof), responsabile della Locanda -. Nella città di Sulmona, insieme all’Anffas (l’associazione delle famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale), Slow Food sta avviando una serie di orti sociali su cui lavorano i loro ragazzi e quando i primi prodotti di questi orti sono arrivati a maturazione, è nata l’idea di utilizzarli per una cena solidale con la quale raccogliere fondi da destinare all’associazione.
Locandina cena solidale
Nel frattempo, attraverso i social, i responsabili di Slow Food Sulmona si sono imbattuti nella nostra Locanda e il passo è stato breve: ci hanno subito contattati proponendo di far partecipare all’evento di solidarietà anche i nostri ragazzi nel ruolo di camerieri di sala e in cucina. Mentre nei prossimi mesi saremo noi a organizzare una serata marchigiana solidale a Spinetoli, con la loro partecipazione, per ricambiare l’ospitalità e offrire l’occasione per conoscere la Locanda e i progetti che abbiamo avviato”.
Un gemellaggio gastronomico e solidale a tutti gli effetti che ha già prodotti i suoi risultati. “Per i ragazzi è stata un’esperienza straordinaria – commenta Emidio Mandozzi -. Hanno conosciuto i coetanei abruzzesi e dopo soli 5 minuti hanno iniziato ad interagire, parlare e lavorare insieme, dimostrando una grande capacità di comunicazione. Ci hanno stupito, sembrava si conoscessero da anni. Alla fine della serata si sono scambiati i numeri di cellulare e hanno fatto fatica a separarsi. La cena è riuscita molto bene e per loro è stato davvero un contatto a centimetro zero”.
Partenza da Spinetoli alle 17, il gruppo marchigiano ha raggiunto Sulmona grazie a un pulmino da 9 posti messo a disposizione dall’associazione di promozione sociale “Amici Disparati”, creata dai genitori di giovani con ‘disparate’ disabilità psico-fisiche. “Ed anche questa interazione – sottolinea Mandozzi – ha aggiunto valore alla nostra serata.
Cena 3
Appena arrivati i ragazzi hanno cenato e poi hanno approfittato dell’anfiteatro esterno alla villa per fare un po’ di meditazione e scaricare la tensione. La serata è stata molto piacevole, siamo rientrati alle 2 ed è stata per tutti un’esperienza da ripetere, il più presto possibile”.

23 ottobre 2017

Rassegna stampa

  1. Redattore Sociale
  2. Il Mascalzone
  3. Piceno News
  4. Foto Spot
  5. Il Marcuzzo
  6. Corriere Adriatico
  7. corriere